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C’è chi corre per la “patata” e chi corre per l’Africa

Questa domenica ci siamo divisi, abbiamo corso due gare diverse che si svolgevano in contemporanea: Deejay Ten da una parte e Cinisello (Corrimilano) dall’altra. 20.000 persone iscritte alla prima, 400 alla seconda.
Davide alla DeejayTen, il Capitano ed io a Cinisello. E Filippo? Sotto le coperte..

Davide ha deciso di iscriversi alla corsa di Linus da agosto, desideroso di aggiudicarsi il pacco gara con la maglia della decima edizione (quindi con la stella che il suo Torino difficilmente avrà sulle propria maglia). Lui è giovane, è veloce. E dopo la prestazione da Intercity di settimana scorsa non poteva certo mancare all’appuntamento.

Il Capitano ed io invece, dopo la caduta dello scorso anno, abbiamo preferito andare sul sicuro: la 10° prova della Corrimilano, pochi partecipanti e tutti specialisti della distanza. Troppo casino con la DeejayTen, meglio correre a “Cinisello di Corsa per l’Africa”.
I Tempi? Da dimenticare. L’anno scorso sullo stesso tracciato abbiamo fatto molto meglio, ma l’importante era correre.

Davide invece ha corso la sua gara, ha fatto il suo tempo ed ha indossato la sua maglia. Non quella della DeejayTen ma quella di San Carlo, protettore della patata. In perfetto stile Spanky.

Perché c’è chi corre per la “patata” e chi corre per l’Africa.

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Riccardo Quaglia

Runner per caso. Spanky Runner convinto.

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