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3 Spanky Runners ed una Mezza a Monza


La prima uscita stagionale è sempre un punto di domanda.  Si rientra dalle ferie e si riprende a sgambettare per pochi km e sebbene la volontà ci sia, spesso le gambe non la pensano allo stesso modo.
Ed è così che ci siamo presentati alla Mezza di Monza, la 10° edizione della corsa podistica che parte dall’Autodrono e percorre il parco per 21 km.
Non è stato semplice arrivare a destinazione, benchè la sveglia sia suonata alle 6.50: un traffico pazzesco nelle vicinanze del Parco di Monza ci ha costretto ad una lunga attesa prima di arrivare a destinazione.
L’autodromo era pieno zeppo, gli iscritti hanno raggiunto quota 2950 circa, e non era facile districarsi tra una marea di runners assatanati di asfalto..
Fortunatamente ho ritirato il pettorale il giorno prima, quindi mi sono limitato al deposito borse dopo essermi  cambiato in uno dei paddock dell’autodromo.
Pelo e Davide erano già pronti  e stavano aspettando il resto dei compagni del Montestella per consegnare i pettorali.
Il tempo è stato clemente: affrontare la prima uscita stagionale sotto l’acqua non sarebbe stato certo un piacere.   Mi sono portato solo il cappellino della Carlsbeer per proteggere la pelata da eventuali interperie..
La partenza è stata molto blanda, per i primi 5 km abbiamo tenuto una media  di 5.20 / 5.30 al km, percorrendo il tracciato praticamente in gruppo. Pelo minacciava di gambizzarmi se avessi aumentato il passo: veniva da una settimana di ferie senza praticamente toccare le scarpe da running e l’unico obiettivo che si era prefissato era di arrivare al traguardo.
Davide, aka PDD, non era messo meglio, ma la nostra punta di diamante nasconde sempre delle sorprese.
 
 
Superati i primi 10 km, cominciamo ad accelerare il ritmo della corsa, senza però esagerare. Non ero mai stato al parco di Monza e sapere che avrei corso altri 10 km  qui mi ha fatto rendere conto di quanto fosse grande. 
Pelo manifesta i primi segni di cedimento, ma resta comunque in coda, mentre Davide ed io acceleriamo ancora portandoci tra i 4.50 – 5.00 di media.
 
A questo punto siamo intorno al 14/15 km ed il primo ha già tagliato il traguardo, chiudendo  in 1h.07 circa, roba da marziani. Ci rendiamo conto che non potremmo mai fare quel tempo in vita nostra, ma senza scoraggiarci proseguiamo nella nostra fatica.
Davide ed io agganciamo un culetto niente male, la classifica tipa flippata di running che si è iscritta alla mezza di Monza per allenamento. Davide sembra rinvigorito e si piazza in scia senza mollarla. Ci facciamo portare per qualche km mentre lei chiacchera con il marito che nel frattempo l’ha raggiunta in bicicletta.
 
Le gambe tengono ancora abbastanza, mi sento tutto sommato bene, mentre il mio compare comincia a cedere visibilmente dopo aver passato l’ultimo falsopiano. Il Pelo ormai è staccato di qualche centinai di metri.
Gli ultimi 3 km li corro da solo, attaccato sempre alla tipa dal bel culetto, che saluta a destra e a sinistra come se conoscesse metà della gente presente al parco.
Siamo ormai all’ultimo km, entriamo nuovamente in autodromo per l’arrivo in prossimità delle tribune. Le mie gambe mi danno la forza di fare l’ultimo sprint e cercare di migliorare il mio personal best. Lo speaker  detta i tempi di arrivo con annesso numero di pettorale, siamo oltre l’ora e 50 e mi mancano poche centinai di metri.  Spingo sperando che le gambe mi reggano fino alla fine, riesco a sorpassare un po’ di runners prima di tagliare il traguardo in 1h.52min.20. Il mio nike plus segna 1h.50min.37sec:, tempo che sarà confermato dal Real Time registrato dal chip. Sono riuscito a migliorarmi di 1 minuto circa.

Davide e Pelo tagliano il traguardo qualche minuto dopo di me.  Abbiamo tutti delle facce distrutte, ma tutto sommato siamo arrivati alla fine.
Gli Spanky Runners  hanno onorato l’impegno ed ora sotto con una nuova sgambata!
Mollare mai!






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Riccardo Quaglia

Runner per caso. Spanky Runner convinto.

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