Il #selfie del Runner - Spanky Runners

Non nascondo che sono un selfie addicted quando si tratta di corsa. Ed immancabilmente i commenti del resto del gruppo si fanno sentire: “ ma la pianti di fotografarti’” oppure “ma perché lo fai?”
Ecco. Ma perché ci facciamo i selfie quando corriamo?

Se volessi dare una risposta a questa domanda mi verrebbe da pensare che quello che oggi tutti chiamato selfie (ma autoscatto no?) è una conseguenza dei social network. Condividiamo ogni momento con il mondo esterno e quindi ci piace condividere anche il momento in cui andiamo a correre.

Poco tempo fa la Timex, in occasione dell’uscita del Timex Ironman Run Trainer 2.0, aveva lanciato un’iniziativa denominata “I am a runner” con relativo blog (www.iamarunner.it) in cui 10 persone normali si raccontano durante le loro esperienze di corsa (indossando ovviamente l’orologio). Venivano definiti Social Runners. Quelli che corrono e condividono i loro momenti di corsa. Post su Facebook, Twitter, Pintesrest ed ovviamente selfie su Instagram.

Ecco quindi che il #selfie diventa un modo per diffondere il messaggio del runner, far sapere che esistiamo.

Se però guardo il fenomeno con gli occhi di chi non pratica questo sport (il selfie non la corsa), obiettivamente qualche domanda me la porrei. Del tipo:

– Che senso ha fotografarsi tutto sudato in pantaloncini e maglietta? Fa anche schifo!
– Perché devi far sapere al tutto il mondo che stai correndo? Magari non gliene frega un caxxo!
– Grazie per averci fatto sapere che hai corso 10 km a 5.15. Ma non ce ne frega un caxxo!

Personalmente più di una persona mi ha fatto questo tipo di domande/commenti. E obiettivamente non posso dargli torto.
Ma, sapete la mia risposta qual è? “Nessuno ti obbliga a seguirmi, se ti da fastidio puoi togliermi dai tuoi contatti!!!”

Eccessivo? Forse. Ma diretto.

Buone vacanze!

(credits immagine principale: eklectiquephoto)

Sending