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Ti è partito l’embolo

Ti è partito l'embolo

Forse è vero.. o forse una motivazione esiste. Sta di fatto che questo è quello che mi ha detto Francesca (la mia compagna) quando ieri mattina le ho comunicato che sarai tornato a casa dal lavoro correndo. La sera prima mi ero ripromesso di andare a correre, per mettere un po’ di km sulle gambe in vista di domenica. Ed invece, causa varie vicissitudini casalinghe, ho desistito. Così mi è balenata per la testa questa idea, forse un po’ malsana o bizzarra, ma pur sempre un’idea. L’idea di svestirsi dai panni del colletto bianco per indossare quelli da runner è ed era allettante (mentre sto scrivendo questo post, l’abito che indossavo ieri è ancora qui in ufficio pronto per essere riportato a casa stasera).

Ti è partito l’embolo. Mi dicono. Ma è davvero così? O semplicemente sto trovando lo spazio per fare quello che mi piace, correre? Si perché quando decidi di dedicarti a questo sport, cerchi di farlo nel miglior modo possibile, cerchi di sfidare te stesso ed il tempo. Ma devi cercare anche di conciliare gli impegni familiari, che ci sono e che non possono certo essere trascurati perché corri. Personalmente sostengo che questo sport/hobbit non si concilii molto con la famiglia perché, a meno che anche chi ti sta di fianco ha la passione o la voglia di correre, questo tuo momento di fatica e sudore è percepito come tempo strappato alla vita familiare.

Forse se facessi un sondaggio verrebbe fuori che molti sono delle stesso mio parere. O forse mi smentirebbero subito facendomi una filippica su come si possa gestire la corsa e la famiglia senza privarsi ne dell’una ne dell’altra. Bene. Fatevi avanti.

Sia chiaro. Qui nessuno vuole mettere in discussione il rapporto di coppia, ne la famiglia. Ma ogni volta che spiego a Francesca che quello che faccio è un momento di aggregazione, un modo di mantenermi in forma, capisco che le mie parole non stiano ottenendo l’effetto desiderato! Certo che se poi il tuo gruppo  si fa chiamare Spanky Runners risulti poco credibile in ogni caso..

Ecco quindi che ti inventi qualsiasi cosa pur di indossare le tue scarpette da runner e farti qualche km, come tornare a casa dall’ufficio di corsa, attraversando Milano con uno zainetto sulle spalle  per recuperare la macchina che hai lasciato la mattina al parcheggio della metropolitana.

Ah, per la cronaca il mio Nike+ segnava 7.35 km

ufficio

 

(Credits immagine principale Andy Beales on Unsplash)

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Riccardo Quaglia

Runner per caso. Spanky Runner convinto.

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